Se addirittura Wikihow propone una guida su come comportarsi durante il primo appuntamento (no, purtroppo non sto scherzando: http://it.wikihow.com/Comportarsi-durante-il-Primo-Appuntamento) significa due cose: innanzitutto che l’internet è un posto fantastico, dove si può trovare davvero di tutto, ma soprattutto che siamo dei sociopatici digitali o, come la sottoscritta, dei sociopatici punto e basta.
In primo luogo sarebbe bene non avere mai un primo appuntamento: tutto sarebbe più facile se scegliessimo il nostro compagno grazie a un’annusatina genitale come quei fortunelli dei canidi, ma, ahimè, non siamo delle Meredith Grey che si scopano un tizio a caso particolarmente figo e poi convolano a giuste nozze. E allora, da brava Miss DispensoConsigliInutili, ecco a voi la mia personalissima guida sulle tre fasi fondamentali per affrontare un primo appuntamento a testa alta e a lingua in bocca.
1. Osservazione: procedete con calma e guardatevi in giro per benino, tra amici, conoscenti, avventori del bar sotto casa. Scorrete pure i vostri contatti uozàp e cercate di capire con chi volete uscire. Limitate il numero, mi raccomando, che una lista troppo lunga vi manda in merda e poi rischiate di passare per delle donnine allegre e il pregiudizio genera mostri: due o tre maschietti bastano e avanzano. Sconsiglio vivamente di fare sfacciatamente la prima mossa: l’uomo è cacciatore (AHAHAHAHAHAHAH), illudetelo che sia stato lui ad avervi scelto, anche se sapete benissimo che non è così perché a furia di lanciargli occhiate vi è venuto uno strabismo che mollami Venere, mo’ ce sto io con gli occhi del camaleonte.
2. Ipotesi: con buona pace del caro Galileo, qui l’ipotesi è una e una sola: è quello giusto? Se già avete capito che è un coglione con la verve di un’ameba e l’utilità di una zanzara, scartatelo e ricominciate. Se invece pensate di poterlo presentare alle amiche senza vergogna, potrebbe anche funzionare, quindi continuate ad ammiccare. Prima o poi capirà (spero).
3. Sperimentazione: se il prescelto è sufficientemente sveglio da aver colto le vostre fusa, vi inviterà a uscire. Se non vi trasformate improvvisamente in Flavia Vento e lui non si rivela un fan di Salvini, siete già sulla buona strada: vuol dire che avete qualcosa di cui parlare il che, a un primo appuntamento, non guasta mai.
Come le ciligie, una chiacchiera tira l’altra e SBAM, lingua in bocca: rega’, non diciamoci fregnacce, è importante capire come bacia qualcuno. Se vi mulina la lingua in bocca che l’elica dei MAS è niente al confronto o vi sbava che nemmeno un lumacone in amore, non è quello giusto, fidatevi. Se non sa manco baciare, figuriamoci centrare adeguatamente la vostra vagina col suo pene...
Ma eccoci al tasto dolente. NIENTE ASPETTATIVE, cazzo, non fatevi illusioni davanti a una tazzina di caffè, perché già vi vedo che state lì a fantasticare su mutuo, matrimonio, figli, lieto fine demmerda. Usicteci e basta, mettete un freno al vostro emisfero destro e, per una volta, sfruttate il sinistro, che altrimenti lo spaventate e quello fugge da far impallidire Bolt. Un primo appuntamento non basta mai. Sperimentate il prescelto in tutte le situazioni possibili, prima di eleggerlo a Principe Azzurro.
Se all’ennesimo appuntamento, siete ancora convinte, voilà, l’esperimento è riuscito. Altrimenti, cambiate le premesse, e ricominciate da capo: i primi appuntamenti, come gli esami, non finiscono mai.