L’alternativa: ha cambiato colore di capelli più volte di quelle in cui tu ti sei arrovellata domandandoti incerta se farti coraggio e tagliare quelle maledette doppie punte. Ti ha trascinato felice per tutte le feste del liceo, organizzate negli scantinati più bui del quartiere o nei capannoni più infimi dei parchi. Ti ha guidata trionfante ad ascoltare la neonata band punk in cui suonava l’idolo del momento, di solito un tipo scialbo e magrolino rigorosamente di nero vestito con occhi infossati e sorriso vacuo. Ti ha fatto imparare a cantare a squarciagola le canzoni dei Green Day mentre a casa tua andava ancora a ripetizione l’Lp di Claudio Baglioni dei tuoi genitori. L’amica alternativa è l’altra faccia della luna, è l’ondata di colore, il pizzico di follia, è la fragilità mascherata da look aggressivo. Sai che puoi contarci e non ti scoraggi nemmeno difronte alle sue ultime stravaganze del momento, tipo la caccia frenetica ai Pokemon rari.
L'organizzata: all’alba e al tramonto, al mare o in montagna, sotto sforzo o in un centro benessere, i suoi capelli rimangono perfettamente ondulati, le unghie laccate senza accenni di sbeccature, la mise impeccabile. È l’amica che ad agosto ti ha già snocciolato un piano dettagliato sul Capodanno e vorrebbe farti firmare col sangue la prenotazione dello chalet per non lasciarti possibilità di fuga. Scrive per prima gli inviti a tutta la compagnia per gli ultimi eventi imperdibili sollecitando con veemenza le risposte. Ti sprona a prendere decisioni ineluttabili e ti conduce fiduciosa nelle vie della mondanità cittadina. È la persona adatta a tirarti fuori dal caldo guscio della pigrizia e del perpetuo rimandare, che tanto del doman non v'è certezza. Ha una soluzione per ogni problema e un piano B per ogni evenienza. Tieni a mente che ogni tanto anche lei necessiterà di un abbraccio che la liberi anche solo per pochi minuti del peso ansioso del dover essere. Come tutti, del resto.
La caotica: nella sua testa galleggiano bolle di sapone e coriandoli come se piovesse. L’amica caotica è il contrario dell’organizzata. Incapace di comprare un’agenda per segnarsi gli appuntamenti, è innocentemente propensa a dimenticarsi dell’uscita programmata con te tre volte su due. Sai che non ti conviene chiederle un fazzoletto mentre siete in giro perché potrebbe perdersi nei meandri della sua borsa e riemergerne affranta senza averlo trovato. L’amica caotica è un vulcano di idee prive di concretezza. Di certo sa come mettervi di buonumore e aumentare la vostra autostima. Se sopravvive lei c’è speranza per tutte.
La caotica: nella sua testa galleggiano bolle di sapone e coriandoli come se piovesse. L’amica caotica è il contrario dell’organizzata. Incapace di comprare un’agenda per segnarsi gli appuntamenti, è innocentemente propensa a dimenticarsi dell’uscita programmata con te tre volte su due. Sai che non ti conviene chiederle un fazzoletto mentre siete in giro perché potrebbe perdersi nei meandri della sua borsa e riemergerne affranta senza averlo trovato. L’amica caotica è un vulcano di idee prive di concretezza. Di certo sa come mettervi di buonumore e aumentare la vostra autostima. Se sopravvive lei c’è speranza per tutte.
La saggia: è l’amica che tutte noi abbiamo e che (talvolta) non vorremmo avere, perché lei SA. Sa tutto di tutto e di tutti, e dispensa consigli così, come se non ci fosse un domani: dalla nouance di rossetto perfetta per voi al tipo che dovreste frequentare fino alle proprietà benefiche del bisabololo.
È una stracciacazzo che, dall’alto del suo piedistallo, dispensa perle di saggezza a noi povere sfigate, ma il più delle volte aiuta gli altri senza saper aiutare se stessa, ma tant’è, la madre delle saputelle è (purtroppo) sempre incinta. Talvolta però c’ha ragione, quindi ogni tanto ascoltatela, chissà mai che per una volta nella vita prendiate la decisione giusta, frequentando un tipo con più cervello che pene (in tutti i sensi, eh) e la smettiate di farvi pare sull’olio di palma.
L’insicura: diametralmente opposta alla saggia, non dispensa consigli ma ha bisogno di ricerverli. Decidere cosa fare il sabato sera la manda in crisi da TSO, sentirsi con un ragazzo per lei è un’impresa che ciaone Ercole, prima di un appuntamento cambierà mise almeno una dozzina di volte e voi lì, a fissarla e a chiedervi che cazzo cambia se metti la blusa beige o la maglietta nera, al primo appuntamento l’unica cosa importante è avere la biancheria abbinata. Il suo mantra è non so, ripetuto in ogni occasione: siete in pizzeria e “non so cosa ordinare”, in palestra e “non so come allenarmi”, allo stadio e “non so chi tifare”. Sebbene la voglia di sfancularla abbia spesso la meglio, non fatelo: vi sembrerà di aver abbandonato un gattino in autostrada durante una fredda giornata di pioggia e il senso di colpa vi mangerà vive.