La vegana: sempre un passo avanti nel cavalcare i trend del momento, da qualche tempo ha deciso di votare la sua esistenza a insultare la specie umana che ancora si ciba di carne, formaggi, uova e derivati vari. Beata ignoranza! Non provare a proporle una grigliata per Pasquetta se non sei certa di saper reggere le sue lamentele per i successivi decenni. Ti convincerà a provare i nuovi locali della Milano bene che si sono specializzati in cucina crudista, frequentati da hipster perennemente afflitti dal problema delle tubature difettose (sì, perché altrimenti come spiegare la scelta ammazzavirilità di quei pantaloni con caviglia scoperta?!?) Ti inviterà a provare seitan mopur e muscolo di grano. Da sempre convinta femminista in minigonna combatte fieramente le sue battaglie. È sicura di sé e sente di aver capito tutto. Tu seguila e avrai il mondo nelle tue mani. Certo ogni tanto il dubbio potrà venirti… sulla solidità etica dei ragionamenti. Hai il recondito timore che se nel futuro mondo vegetariano dovesse avvenire la svolta "carnivora" per puro spirito anticonformista la vedresti in prima fila, famelica, come un soldato in trincea pronta ad addentare un pezzo di carne umana, magari la tua.
La sportiva: che sia passata dalla danza all'arrampicata o che sia iscritta da sempre fedelissima alla stessa società, la sportiva è l'amica che avete visto più volte in tuta da ginnastica che coi tacchi. Capelli perennemente legati in una coda, viso acqua e sapone, fisico tonico che al solo guardarlo vorreste ritornare a dormire e non uscire più dal letargo. Più volte operata a menisco, crociato anteriore, femore, anca, clavicola, solo per citarne alcuni, non si arrende e prosegue. Per lei la vita è una partita. Non può fare a meno dell'adrenalina agonistica. Ogni esperienza è una sfida. Competitiva in campo, c’è un’alta probabilità che lo sia anche fuori. E tu... o ti dimostri fedele compagna di fatiche guadagnandoti rispetto e lealtà senza confini o sei avversaria acerrima da combattere.
La femme fatale: il suo sport preferito è la caccia grossa. Sempre perfetta, conosce tutte le tecniche del rimorchio: dallo sguardo ammiccante ai capelli scostati alle frasi sussurate del tipo “non indosso le mutandine”, che Mrs Robinson da lei c’ha solo da imparare. Uscire con una fatalona è una garanzia: se siete single in cinque minuti sarete attorniate da tutti gli uomini del locale, ma purtroppo a voi toccherà il più sfigato, a meno che lei non proponga, lì per lì, un menage à trois, e allora sciambola. Attenzione: il suo atteggiamento non fa di lei una facilotta, anzi. Spesso la panterona seduce per il solo gusto di farlo, senza ulteriore necessità di portarsi a letto qualcuno. Il più delle volte, il mal capitato verrà abbandonato con un’erezione imminente, mentre lei vi avrà già trascinato in un altro locale per sbocciare tra amiche e sfottere la sua ultima vittima.
Il maschiaccio: diametralmente opposta alla femme fatale, considera gli uomini solo degli amici e la femminilità non sa manco dove stia di casa. La delicatezza di un camionista e la finezza di uno scaricatore di porto sono i tratti distintivi di questa amica.
È difficile trovare punti in comune con lei perché voi del Fantacalcio e della serie C del campionato polacco non sapete una beata mazza. Le uscite insieme sono limitate, perché o vi arrendete ad accompagnarla allo stadio ogni maledetta domenica o vi spaccate di birra da far impallidire tutta l’Oktoberfest. E allora perché ce l’avete tra le amiche? Semplice: come gli uomini, il maschiaccio è leale e sa far gruppo e baldoria come nessun altro.
Con un piccolo ma non trascurabile dettaglio: lasciatele i suoi spazi, altrimenti rischiate che si senta soffocata e vi volti le spalle per dedicarsi all’ultimo torneo di Fifa.
La migliore amica: ce l’abbiamo tutte. È l’Amica, quella con la A maiuscola, con cui si può parlare di qualsiasi cosa senza timore di essere giudicate. È l’amica che, semplicemente, c’è. C’è ad ogni vostra crisi perché lo stronzo di turno vi ha mollate o perché non sapete che cosa mettervi per il primo appuntamento, c’è per festeggiare i vostri successi e per asciugare le vostre lacrime. C’è perché sa tutto di voi e voi sapete tutto di lei, e vi conoscete così bene da completare l’una le frasi dell’altra. È quella che avete chiamato quando vi siete beccate la prima cotta e quella a cui avete raccontato il primo bacio, e che sarà la vostra testimone di nozze. La migliore amica è una certezza, è la vostra ancora di salvezza e il vostro porto sicuro. È la vostra persona, perché come voi non potete fare a meno di lei, lei non può fare a meno di voi.
Non ci sono cazzi, la migliore amica c’è stata, c’è e ci sarà.
E con questo passo e chiudo, che sono stata fin troppo sdolcinata per i miei gusti e sto ultimo profilo pieno di pregi non rientra proprio nelle mie corde.
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