La felicità non è mi sono innamorato di te perché non avevo niente da fare. Ma dai, Tenco, per quanto poetico, il concetto è assolutamente sbagliato. Mai innamorarsi per noia, mai. L’amore non è un riempitivo né, tanto mano, un modo di sfuggire all’ubbia. Innamoratevi quando la vostra vita è già bella piena come un tacchino il giorno del ringraziamento: non dipenderete dal partner per riempire le vostre giornate.
“Uno dei grandi segreti della felicità è moderare i desideri e amare ciò che già si possiede”.
Matematica e fisica francese, che seppe affermarsi in un’epoca scientifica dominata da soli uomini, Émilie du Châtelet aveva un bel caratterino, una bella testa e non poteva pronunciare frase più vera. Basta lamentarsi che le cose non vanno come vorremmo: il professore si accanisce con me, il capo è un incompetente, la collega fa carriera solo perché veste da meretrice d’alto borgo. Ma dico...cambia qualcosa? Si finisce per convincersi che il problema siano sempre gli altri perché se dipendesse da noi tutto sarebbe perfetto e l'universo potrebbe procedere a gonfie vele. Prendiamo tra le mani la nostra vita, guardiamola e poi facciamone un capolavoro. Scorre troppo veloce per perdere minuti a disprezzarla.
La felicità non è un bicchiere di vino con un panino, perché, caro Albano, sebbene io sia un’accanita fan della poetica delle piccole cose, a tutto c’è un limite. Chi si accontenta non gode: siate felici, sì, per le piccole gioie quotidiane, ma non fatevele bastare… STAY HUNGRY, STAY FOOLISH.
“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono”, così scriveva Simone Weil, filosofa mistica e scrittrice francese, tra le mie letture preferite quando ho voglia di immergermi in una profondità abissale e riemergerne piena di domande e propositi. La felicità è accorgersi ogni giorno, ogni ora, ogni istante delle piccole meraviglie che ci circondano e che diamo per scontate, è sorprendersi della presenza di una persona cara nella nostra vita, è guardare con occhi non egoisti la vita degli altri.
La felicità non è come un girasole giro intorno a te, che sei il mio solo anche di notte. Cazzo Giorgia, no! Siate voi il vostro sole, non permettete agli altri – genitori, amici, fidanzati, cani, gatti, piante grasse – di diventarlo. Mettetevi in primo piano, e non solo quando vi sparate le pose nel cesso.
“Chiunque è felice, renderà felice anche gli altri”, Anna Frank ne era convinta pur non navigando nella più dorata fortuna. E quindi lo sono anche io, decisamente messa meglio a livello di contesto storico-sociale. La felicità è contagiosa e traboccante. Succede così: quando vedo una persona felice comincio a chiedermi quale sia il suo segreto, cosa custodisce di prezioso. E mi viene voglia di imparare a essere così. La felicità è un magnete che attrae chi è alla ricerca di bellezza.
La felicità non è fuori è magnifico, sì ma tu un po’ di più. Eddaje, Fedez, davvero? Davvero una sola persona è più figa di tutto quello che ci circonda? “C’è così tanta bellezza nel mondo”, diceva un ragazzino molto saggio. Acchiappatela. Godetevela. Sbranatevela.
“Sono in rovina. Ma sono felice fintanto che posso dipingere”, diceva Frida Kahlo ironizzando, come era solita fare, sui drammi della sua condizione e ribadendo con forza la propria felicità, a dispetto dell’incidente, dell’immobilità fisica, dei tradimenti continui e delle bugie di Diego Rivera. La felicità è una passione che ti rapisce e che riesce a esprimere tutta la pienezza della tua persona. La felicità è una forma d’arte con cui lasci la tua impronta infinitesimale sul mondo.
La felicità non è fa male, male da morire senza te. Vabbè che da Tizianone non ci si poteva aspettare altro, ma credo che sia importante sottolineare una cosa una volta per tutte: ci aveva visto giusto Antoine de Saint-Exupéry, “farsi presenza significa accettare il rischio dell’assenza”. L’assenza è nostalgia, e la nostalgia, per quanto dolorosa, può essere felice e anche strappare un sorriso: guardatevi Inside Out, piccolo gioiello di animazione che spiega bene come spesso, nel ricordo, convivano emozioni contrastanti e complementari.
La felicità è amore,
nient’altro.