venerdì 24 febbraio 2017

Essere o non essere felici? Here we go again!

Felicità vs infelicità: il Decalogo #2



La felicità non è mi sono innamorato di te perché non avevo niente da fare. Ma dai, Tenco, per quanto poetico, il concetto è assolutamente sbagliato. Mai innamorarsi per noia, mai. L’amore non è un riempitivo né, tanto mano, un modo di sfuggire all’ubbia. Innamoratevi quando la vostra vita è già bella piena come un tacchino il giorno del ringraziamento: non dipenderete dal partner per riempire le vostre giornate.


Uno dei grandi segreti della felicità è moderare i desideri e amare ciò che già si possiede”.
Matematica e fisica francese, che seppe affermarsi in un’epoca scientifica dominata da soli uomini, Émilie du Châtelet aveva un bel caratterino, una bella testa e non poteva pronunciare frase più vera. Basta lamentarsi che le cose non vanno come vorremmo: il professore si accanisce con me, il capo è un incompetente, la collega fa carriera solo perché veste da meretrice d’alto borgo. Ma dico...cambia qualcosa? Si finisce per convincersi che il problema siano sempre gli altri perché se dipendesse da noi tutto sarebbe perfetto e l'universo potrebbe procedere a gonfie vele. Prendiamo tra le mani la nostra vita, guardiamola e poi facciamone un capolavoro. Scorre troppo veloce per perdere minuti a disprezzarla.

La felicità non è un bicchiere di vino con un panino, perché, caro Albano, sebbene io sia un’accanita fan della poetica delle piccole cose, a tutto c’è un limite. Chi si accontenta non gode: siate felici, sì, per le piccole gioie quotidiane, ma non fatevele bastare… STAY HUNGRY, STAY FOOLISH.

“L'attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono”, così scriveva Simone Weil, filosofa mistica e scrittrice francese, tra le mie letture preferite quando ho voglia di immergermi  in una profondità abissale e  riemergerne piena di domande e propositi. La felicità è accorgersi ogni giorno, ogni ora, ogni istante delle piccole meraviglie che ci circondano e che diamo per scontate, è sorprendersi della presenza di una persona cara nella nostra vita, è guardare con occhi non egoisti la vita degli altri.

La felicità non è come un girasole giro intorno a te, che sei il mio solo anche di notte. Cazzo Giorgia, no! Siate voi il vostro sole, non permettete agli altri –  genitori, amici, fidanzati, cani, gatti, piante grasse – di diventarlo. Mettetevi in primo piano, e non solo quando vi sparate le pose nel cesso.

Chiunque è felice, renderà felice anche gli altri”, Anna Frank ne era convinta pur non navigando nella più dorata fortuna. E quindi lo sono anche io, decisamente messa meglio a livello di contesto storico-sociale. La felicità è contagiosa e traboccante. Succede così: quando vedo una persona felice comincio a chiedermi quale sia il suo segreto, cosa custodisce di prezioso. E mi viene voglia di imparare a essere così. La felicità è un magnete che attrae chi è alla ricerca di bellezza.


La felicità non è fuori è magnifico, sì ma tu un po’ di più. Eddaje, Fedez, davvero? Davvero una sola persona è più figa di tutto quello che ci circonda? “C’è così tanta bellezza nel mondo”, diceva un ragazzino molto saggio. Acchiappatela. Godetevela. Sbranatevela.


Sono in rovina. Ma sono felice fintanto che posso dipingere”, diceva Frida Kahlo ironizzando, come era solita fare, sui drammi della sua condizione e ribadendo con forza la propria felicità, a dispetto dell’incidente, dell’immobilità fisica, dei tradimenti continui e delle bugie di Diego Rivera.  La felicità è una passione che ti rapisce e che riesce a esprimere tutta la pienezza della tua persona. La felicità è una forma d’arte con cui lasci la tua impronta infinitesimale sul mondo.


La felicità non è fa male, male da morire senza te. Vabbè che da Tizianone non ci si poteva aspettare altro, ma credo che sia importante sottolineare una cosa una volta per tutte: ci aveva visto giusto Antoine de Saint-Exupéry, “farsi presenza significa accettare il rischio dell’assenza”. L’assenza è nostalgia, e la nostalgia, per quanto dolorosa, può essere felice e anche strappare un sorriso: guardatevi Inside Out, piccolo gioiello di animazione che spiega bene come spesso, nel ricordo, convivano emozioni contrastanti e complementari.

La felicità è amore, nient’altro.

venerdì 17 febbraio 2017

Essere o non essere felici? Questo è il problema!

Felicità vs infelicità: il Decalogo #1







La felicità è quando è sera, è inverno, sei seduta in metropolitana, occhi stanchi e trucco sfatto, ma sai che tra poco c'è casa, le persone che ami e una cena già preparata.

La felicità non è stare qui, qui seduto ad aspettarti, pregando per un sì. No, caro il mio Max, non lo è affatto. Non c'è niente di peggio di aspettare gli altri per essere felici. Gli altri sono come i treni di Trenord: in ritardo e inaffidabili, qualche volta pure guasti. La felicità è una questione personale e si costruisce da soli, senza dipendere dagli altri.


La felicità è attorno ad un tavolino in legno con tazze di thè fumante tra le mani mentre ascolti ritagli di vita e con le amiche provi a rimettere insieme pezzi di puzzles sconnessi, anche se i conti alla fine non tornano mai.

La felicità non è scegliere te, una donna per amico. E tu, Lucio, l'avevi intuito, definendo la scelta un disastro e maledicendoti pure. Le donne sono subdole, invidiose, meschine. In una parola, delle stronze. E vi parlo per esperienza personale: avere una migliore amica donna può rivelarsi una tragedia e l'amica che vi rendeva felici si tramuterà in una serpe in seno della peggior specie. Diffidate sempre della felicità derivante da un'amicizia femminile.

La felicità è il silenzio ovattato della neve e la sua luce di un bianco accecante che fa strizzare gli occhi, è la pelle alla salsedine e il rumore di onde nelle orecchie, è il profumo leggerissimo della pioggia sull'erba  fresca e le mani da passare tra i capelli bagnati.

La felicità non è superare le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecchiare. 'Tacci tua, Battiato, che ci hai tutte illuse che esista un amore così. Ma invecchia, brutto stronzo che mi hai fatto il cuore a pezzi che manco i coriandoli. Invecchia, e pure male, che io sarò una cougar strafiga, mentre tu a cinquant'anni ne dimostrerai settanta e avrai la vita sessuale di un panda. Ecco, questo già si avvicina di più alla felicità.


La felicità è un libro che ti racconta meglio di quanto credevi possibile, i colori sognanti di un quadro di Chagall, ascoltare musica classica al buio nella tua stanza.

La felicità non è amarti m'affatica. Cazzo Gianna, Gianna nazionale, Giannona del mio cuore, da te non me l'aspettavo. Da tutti, ma non da te. L'amore felice non è e non deve essere fatica. Sacrificio e compromesso, senza dubbio, ma non fatica. Un amore felice è leggero e non aggiunge labor al labor quotidiano che già abbasta, no?

La felicità è la mia mano che trova la tua appena inizio a camminare, è il profumo di un abbraccio che rimane intrappolato tra labbra e ciglia, è custodire un amore e sorriderne al pensiero.

La felicità non è la seconda stella a destra (questo è il cammino) e poi dritto fino al mattino. Quel coglione di Peter Pan ha rovinato tutti noi trentenni, e Bennato a dargli corda. Bella eh, l'infanzia. Bella e felice. Ma arrivati a un certo punto, anche basta. L'età adulta comporta responsabilità, e volete mettere un briciolo di gioia nel marasma delle incombenze? Un bacio rubato, una colazione a letto, un bigliettino di incoraggiamento sono tanti più preziosi quanto più inaspettati quando ormai la vostra vita scorre su binari stabiliti e sempre dritti.

venerdì 10 febbraio 2017

La felicità non è....



La felicità non è la crescente ed inesorabile proliferazione della Scimmia in ogni aspetto della vita umana.
[Mez]


La felicità non è restare aggrappati a sogni che non ci appartengono più, a persone che si sono allontanate da noi, a fasi della vita che ci hanno già dato tutto quello che ci potevano donare. La felicità non è evitare a tutti i costi il cambiamento: esso arriverà, e spesso sarà positivo. La felicità non è mettere in un cassetto le persone speciali che ci hanno lasciato: è giusto ricordarle, perché, dovunque esse siano, resteranno sempre nel nostro cuore. La felicità non è ignorare quella voce  dentro di noi che ci dice di fare proprio quello che vogliamo. La felicità non è dare retta a quelle persone che ci dicono che a 27 anni siamo troppo grandi per ridere come bambini, per emozionarci davanti ad un film, per inseguire le nostre passioni. La felicità non è imporsi un lungo periodo di sacrifici in vista di un eventuale futuro migliore: è giusto avere un obiettivo, ma ogni giorno c'è qualcosa di bello da cogliere. La felicità non è metterci in un angolo: noi stessi siamo le persone più importanti della nostra vita.
[Silvia]

La felicità non è sola, o solitaria. Eppure... Ogni giorno penso a me, a me sola: penso ai miei desideri, alle mie passioni, alle mie stanchezze. Mi dico anche che forse, oggi, ce la farò, ad essere felice; così stendo un piano dettagliato e assalto la vita, la mordo con i denti... Poi, alla sera, scopro che mi è sfuggita. Mi è scivolata tra le dita, come sabbia; forse è volata via con il vento. E con lei la felicità. 
Forse, la strada della mia vita non porta alla felicità; forse è l'insieme delle nostre vite che è felicità. Perché lo dico? Perché tutto è forse, e io ho paura: ho paura di non arrivare, di non essere in tempo. Invece, quando ti guardo, non ho più paura, perché voglio che tu sia felice: questo è più importante della paura, o della Felicità. Forse, la vera Felicità non è provarla in sé, per me, ma cercarla per te.
[Micol]


La felicità non è accendere la ventola della macchina per cercare di spannare i vetri e scoprire che stai spargendo l'odore della morte di un cadavere di cimice.
La felicità non è "ah ma allora non sei una ragazza sportiva!" se dopo 25 anni decidi di non darla al primo appuntamento.
La felicità non è purificare il karma col palo santo, girarsi verso il tuo letto e sentire CRACK. Si è rotto e ora dormirai in pendenza per il resto dei tuoi giorni.
La felicità non è scoprire di soffrire di tendinite achillea, dopo essere diventata arbitro di basket.
La felicità non è essere un nano da giardino di 1,57m che ogni volta che compri le sigarette "ma tu ce l'hai l'età giusta, tesoro?" Dammiquellesigarettesantoiddiochetidofuoco.
[Adri]

La felicità non è rimpiangere il sonno perché almeno lì i sogni non sono delle velleità irrealizzabili e vaneggiamenti che è impossibile concretizzare.
[Grigioo]

giovedì 9 febbraio 2017

La felicità è...


La felicità è... ? Lo abbiamo chiesto a voi!
Sopprimendo i nostri istinti narcisisti e smettendo i panni da piccole Sibille cumane, ci siamo affidate al parere dei lettori/lettrici del nostro blog.
Un grazie di cuore alle persone che ci hanno dedicato un po' del loro tempo e hanno condiviso con noi il loro pensiero.
Non è poi così semplice soffermarsi a riflettere su cosa sia la felicità... perché una volta che le hai dato una definizione ce l'hai davanti che ti fissa come se ti dicesse..."e ora che sai cosa sono perché non vieni a prendermi?". Un bello sforzo.



"Mitja si entusiasmava, ma era ciò che sempre gli avveniva con ogni nuova impresa e con ogni decisione improvvisa. Si abbandonava con passione a qualunque nuova idea."   F. Dostoevskij, I fratelli Karamazov
Un attimo, un istante; un battito d'ali o di ciglia. Questa è la felicità. Troppo istintiva, troppo improvvisa e discontinua per definirla. L'euforia del momento è forse felicità. Ma il desiderio vero, quello che chiunque, a qualunque età, ricerca, è la serenità.  Uno status spirituale e fisico di pienezza, di appagamento. Una condizione duratura, in cui i battiti del cuore sono regolari e le sensazioni positive. Non importa cosa succeda, non importa quello che sarà domani, tra un mese o mai più. Lo spirito è sereno. Non ci sono motivi particolari, non ci devono neppure essere. È il solo fatto di esistere, o meglio, di vivere e sperimentare le possibilità di ogni giorno. Non è passività, è amore e benessere. È la consapevolezza di non essere mai soli, nemmeno quando chi più amiamo ci delude o scompare. È sapere che la natura e gli animali ci sono e ci saranno  sempre, sotto forme differenti ma comunque presenti e pronti a capire e a consolare ogni nostra esperienza. Ecco, forse serenità è anche comprensione, e, perché no, consolazione. Ma questa è un'altra storia, niente a che vedere con la sferzante e impulsiva libidine dell'essere felici.
Eliz

La felicità è .... condivisione!
Salvatore


Felicità è quando non ti manca niente per star bene. Quando la situazione in cui ti trovi ti fa star bene e ti senti appagato. Può essere anche solo un momento come svegliarsi al mattino e mangiare la propria colazione preferita avendo come sottofondo una bella canzone o la visione di un tramonto in spiaggia. Può anche rappresentare un periodo della vita in cui in vari ambiti ti senti appagato (famiglia amici amore lavoro).
Arianna



La felicità è condividere pensieri e idee con menti profonde.
La felicità è trovare l'armonia nel cuore e nel partner.
La felicità è non lavorare lavorando.
Mauro


La felicità sono i miei genitori che si abbracciano e si guardano innamorati, ancora.
Eleonora



La felicità è spiegata in questa citazione di Benigni... "Ce l’abbiamo. Perché l’hanno data a tutti noi. Ce l’hanno data in dono quando eravamo piccoli. Ce l’hanno data in regalo, in dote. Ed era un regalo così bello che l’abbiamo nascosto come fanno i cani l’osso, che lo nascondono. E molti di noi lo fanno così bene che non si ricordano dove l’hanno messo. Ma ce l’abbiamo, ce l’avete. Guardate in tutti i ripostigli, gli scaffali, gli scomparti della vostra anima. Buttate tutto all’aria. I cassetti, i comodini che c’avete dentro. Vedrete che esce fuori. C’è la felicità. […] E anche se lei si dimentica di noi, non ci dobbiamo mai dimenticare di lei". 
Nicoletta



Felicità è ...
• qualcosa che fa nascere un sorriso
• quando tutto va come vorresti
• stare bene con se stessi
• fare una cosa che ti piace da impazzire
• avere attorno persone che ti amano, una famiglia stupenda e degli amici meravigliosi
• sentirsi appagati, sentirsi soddisfatti per aver raggiunto degli obiettivi
• un momento inaspettato che ti fa battere il cuore
• l'attesa di un qualcosa che sai che arriverà di cui non vedi l'ora (qualcosa che hai programmato di fare)
• un sogno che si avvera
Vale


E voi... in quale definizione vi riconoscete?
Sentitevi liberi di esprimere anche il vostro parere. Un abbraccio!