Perché Pasqua?
Avvertenze prima dell’uso: questo
post è volontariamente provocatorio. Si propone di suscitare domande senza la
pretesa di fornire risposte.
Certo il cioccolato è buonissimo
e anche la grigliata del lunedì in compagnia degli amici. Natale con i tuoi e
Pasqua con chi vuoi. Non ci sono più le mezze stagioni. Chi più ne ha più ne metta. Tutto molto
piacevole.
Ma perché celebriamo la
Pasqua? Perché ci scambiamo auguri e ovetti dolcissimi? È come imbucarsi a un party di cui non si conosce il festeggiato. Ci si
diverte, certo. Ma non è come quando partecipi alla gioia di un’amica/o che
vuole condividere con te un momento importante.
Non sono mai stata in grado di
compiere un’azione senza interrogarmi sul motivo che mi spinge a farlo. Mi sentirei
un criceto su una ruota che gira a vuoto. Si concentra su un movimento che non
ha una direzione reale.
Il rischio enorme è questo: la routine quotidiana, gli impegni
scadenzati, lo stress degli obiettivi, le paure di non farcela…sono forze
centrifughe che catalizzano la mente. Ma è davvero tutto qui?
Io credo di no e non mi vergogno a dirvi che ho fede. Una fede faticosa che a volte vacilla e che ha sempre bisogno di rinnovarsi. Una fede tortuosa.
Vivo con felicità la Pasqua perché mi ricorda la cosa più importante di tutto: L’Amore, la forza che muove il creato: granelli di sabbia e stelle, foglie e onde, nuvole e rugiada. Tutto ha in sé una scintilla di bellezza e risponde alla potenza dell’amore. E c’è un Dio che si è fatto uomo e ha amato così tanto da morire in croce per lasciare un unico messaggio: nonostante le sofferenze e i sacrifici siamo fatti per amare. Punto. Per amare noi stessi e gli altri.
Vivo con felicità la Pasqua perché mi ricorda la cosa più importante di tutto: L’Amore, la forza che muove il creato: granelli di sabbia e stelle, foglie e onde, nuvole e rugiada. Tutto ha in sé una scintilla di bellezza e risponde alla potenza dell’amore. E c’è un Dio che si è fatto uomo e ha amato così tanto da morire in croce per lasciare un unico messaggio: nonostante le sofferenze e i sacrifici siamo fatti per amare. Punto. Per amare noi stessi e gli altri.
Per questo ci stupiamo commossi
difronte a un paesaggio mozzafiato, ci emozioniamo vedendo la nascita di una
nuova creatura o banalmente piangiamo guardando un film d’amore. È il risveglio
della nostra scintilla più vera che fa le capriole quando incontra la Vita e la
Verità.
E nemmeno la morte può vincere l'Amore. L'ultimo nemico che verrà sconfitto. La Morte. Minaccia e calpesta ma si deve sottomettere docile all'Amore. Che infatti rimane e dura. L'avete sperimentato vero? L'Amore risorge, sempre. Anche tra le macerie.
Ok mi fermo e non proseguo oltre perché
non ho la presunzione di sottoporre teorie. Vorrei solo mettere una
pulce piccola piccola nell’orecchio.
Valutiamo il guadagno
e la perdita, scegliendo croce, cioè l'esistenza di Dio. Esaminiamo questi due
casi: se guadagnate, guadagnate tutto; se perdete, non perdete nulla.
Scommettete dunque che egli esiste, senza esitare.(B. Pascal)
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