"Tutti gli esseri umani vogliono essere felici; peraltro, per poter raggiungere una tale condizione, bisogna cominciare col capire che cosa si intenda per felicità"
"La felicità non è una truffa", cantano quei simpaticoni dello Stato Sociale. Mah. io c'ho i miei (legittimi) dubbi. Se esistesse davvero un karma (altra cosa di cui dubito fortemente ), a quest'ora dovrei essere ricca, famosa e amata.
Invece mi mi barcameno senza uno stipendio fisso, saltellando da un incarico temporaneo rigorosamente sottopagato alla disoccupazione, e anche sul piano affettivo non è che vada troppo bene.
Senza contare che non appena arriva una gioia, anche la più misera, viene subito controbilanciata da una sfiga uguale o maggiore.
C'è un perverso rapporto di proporzione tra gioie e sfighe, non so se ve ne siete mai accorti. A me è successo così tante volte di gioire e poi piangere nell'arco di meno di 24 ore che ormai inizio a pensare che sì, un dio esiste e ce l'ha con me.
C'è un perverso rapporto di proporzione tra gioie e sfighe, non so se ve ne siete mai accorti. A me è successo così tante volte di gioire e poi piangere nell'arco di meno di 24 ore che ormai inizio a pensare che sì, un dio esiste e ce l'ha con me.
E dopo questo solare incipit, vi chiederete perché non mi sia ancora tagliata le vene (ci ho provato, ma è andata male. Scherzo, state calmi). Ecco. Non l'ho fatto perché ho imparato ad accontentarmi e a godere delle piccole gioie quotidiane. Tipo il mio capo che non mi sclera contro, il mio moroso che mi porta la colazione a letto, il cane che mi accoglie manco fossi un reduce del Vietnam. E ho imparato a sfruttare le grandi gioie finché non vengono stroncate dalla sfiga stronza.
Ognuno sta al mondo come meglio può. È questa la felicità.
"Dio ha messo la felicità dappertutto (...) Abbiamo solo bisogno di cambiare il modo in cui guardiamo le cose", così recita una scena memorabile di Into the wild,che mi ha ispirato.
Prima di scrivere questo post ho snocciolato allo sfortunato di turno tutta una serie di principi su come raggiungere i vertici della felicità. E lo sfortunato di turno, nella fattispecie il mio fidanzato, che stoico sopporta i miei picchi di entusiasmo e le conseguenti cadute, mi ha risposto secco: "Ogni volta che ti chiedi se sei felice smetti di esserlo". Sì certo, alle volte un po' di tatto in più non guasterebbe ma il concetto è arrivato forte e chiaro.
La felicità non può essere un obiettivo (casa, carriera, matrimonio, ecc) a cui tendere altrimenti si rischia di vivere protesi nel futuro aspettando sempre il momento perfetto, che non arriverà.
La felicità non può essere aspettativa né dipendenza dalle scelte altrui.
La felicità non può essere gioia. La gioia è l'euforia di un periodo, breve o lungo che sia. Ma passa.
La felicità non può essere nemmeno evitare sofferenze e fatiche. Non può essere fuga dopo una delusione.
La felicità non può essere smettere di credere nella felicità.
Secondo me la felicità è un modo di stare e di guardare. Provo a spiegarmi con una citazione che mi ha conquistata:
Ho vissuto molto, e ora credo di aver trovato cosa occorra per essere felici: una vita tranquilla, appartata, in campagna. Con la possibilità di essere utile con le persone. E un lavoro che si spera possa essere di una qualche utilità; e poi riposo, natura, libri, musica, amore per il prossimo. Questa è la mia idea di felicità. E poi, al di sopra di tutto, tu per compagna, e dei figli forse. Cosa può desiderare di più il cuore di un uomo (L. Tolstoj)
Tolstoj hai fatto centro nel mio cuore!
La felicità come tranquillità, ancor meglio se in un luogo in armonia con la natura.
La felicità come bellezza di essere dono per gli altri, senza pretendere nulla in cambio e sperando solo di essere di una qualche utilità per il proprio ritaglio di spazio e di tempo.
La felicità come musica, libri e arte per riempire occhi e anima.
La felicità come amore. E provate a leggere tutte le teorie, a convertirvi a ogni religione, a viaggiare, il risultato di ogni tempo e ogni luogo (secondo me) sarà sempre lo stesso: siamo programmati per amare ed è l'unica cosa che ci realizza come persone. Tutto il resto ci abbruttisce rendendoci piccoli egoisti infelici. Dobbiamo solo scegliere.
Attendo smentite, ben strutturate.